33 anni, insonne.
Ingegnere, webdesigner, cuoco.
Geek senza speranza.
 
 
 
Touched Touched
by Paola Pittoni

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98 pgs
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Appunti disordinati di viaggio - 2° parte
Sono le 5.35 del mattino. La giornata è stata divertente e stancante.
Dovrei dormire, o, al più, studiare.
E invece vi scriverò ancora un po' di Taiwan.
Kending, 4 Aprile 2008
BONAZZILANDIA: WELCOME!
Sto male.
Non so nemmeno da che parte guardare.
Impacchetterei tutti e li porterei alla Elly al volo, cazzo.
Senza contare che qui Chun ha fatto il suo servizio fotografico del photobook e quindi circa ogni secondo ho un flash.
Peccato che non riesca a fare nessuna foto. Un po' per lo sgamo (i 20 cm del mio obiettivo non sono quello che si definirebbe un oggetto che passa inosservato). Un po' perché la nenia di mio padre è "andiamo?". Non fa altro che ripetere "andiamo?".
Ma dove poi?
Non è una corsa.
E NON VINCE chi arriva primo.
Kending, 4 Aprile 2008
Qui c'è un bordello di gente. E' stupendo.
O, meglio. SONO STUPENDI.
E' come stare a Rimini il 15 agosto, ma con soli bonazzi e con la musica migliore.
Naturalmente ho dovuto discutere 1 ora d'orologio con mio padre solo per riuscire a fare un giro in macchina. Aka: ancora niente foto.
E la cosa assurda è che alle 8 voleva andare a dormire.
Ottimo, ho detto io. Ti porto in albergo (che, peraltro, si chiama "HYDE HOTEL") e io me ne esco.
"Allora vengo anche io".
Sembra quei bambini di 5 anni che, quando regalano la moto d'acqua di Action Man al loro vicino di pianerottolo, la vogliono anche loro solo per poter dire "ce l'ho pure io naananaaaa".
Non che gli freghi, naturalmente.
Conclusione? Appena ha visto la coda di macchine parcheggiate a 3 km dalla via principale del paese (a volte mi domando se sia mai stato in un qualunque ambiente con più di 15 persone tutte insieme) mi ha allegramente annunciato che dovevo assolutamente scordarmi di fermarmi per lo struscio a piedi.
E quindi, in mezzo alla FIERA DI DIO -CAZZO-, ci sono passata solo con la macchina.
Per carità.
Andavo a 3 all'ora, visto il bordello. Ma guidare E fare foto con un 300mm è ancora fuori dai miei skills di base. Se rinasco, in futuro, chiederò che mi forniscano più mani come optional.
CHE PALLE.
E domani?
Il delirio. Come per il giro di cui sopra, aka la barca di Action Man, vuole venire perché "non ha mai visto un festival rock in vita sua".
Gli ho GIURATO che, se **NON** viene a questo e domani mi lascia tranquilla, lo accompagno alle prossime 12 edizioni del Gods of Metal.
Ma niente.
Vuole venire QUESTA VOLTA QUI.
Regalandomi PERLE quali scambiare i tendoni dell'ingresso per... IL PALCO.
Neanche stessimo andando al festival della patata di Casalpusterlengo.
Enluabi, 4 Aprile 2008
E sono qui.
In un prato stupendo, con una giornata strepitosa, il fresco dell'ombra, in un posto BELLISSIMO.
Sono anche riuscita a sganciarmi da mio padre. Per il momento.
E sto da dio.
L'unica pecca è che sembro un'aragosta.
ILLUMINATA.
Più o meno sono bordeaux fluorescente.
Ho decisamente sottovalutato la potenza del sole tropicale e la necessità effettiva della cremina da sole protezione 30 che, peraltro, mi ero anche portata dietro.
Non che prima non mi si notasse già, eh, visto che ho i capelli rosso fotonico.
E in un posto dove gli occidentali sono al massimo... 5, un po' fa già la differenza.
Ma adesso sono UNIFORMEMENTE ROSSO FOTONICA e direi che non vedermi in un prato VERDE BRILLANTE è praticamente impossibile.
Senza contare che sfoggio con orgoglio la maglietta BLU di rock fm.
(Ma quanto rock fa?).
Tra questa parte e quelle che seguono, ho scritto molte parole. Per lo più dedicate a Cal. E, in alcuni casi, finite sul Calvin&Me.
Sarebbero, comunque, fuori luogo qui.
Quindi il salto, temporale e non, è molto.
Perdonatemi.

L'appunto. Per me.
Tredici ore di festival rock. Fino all'una.
Poi 200 chilometri di macchina, nella notte.
Passando per i raccordi autostradali di Kaohsiung.
Con lui che dopo 10 giorni non distingue ancora 北 da 南.
Cercare un albergo alle 3, come i commessi viaggiatori o le puttane, farsi una doccia ed andare direttamente in stazione.
Senza avere dormito.
Salire su un treno, senza prenotazione.
In piedi.
4 ore e 500 chilometri.
Vedere l'uomo più bello della terra con i tuoi occhi.
E non provare un accidenti di niente.
O tutto.
Non importa.
Poi un live da pelle d'oca così. Di due persone (o tre) squisite.
Alzarsi alle 5 e mezza, riprendere il treno e rifare i 500 chilometri.
Prendere la macchina, guidare per 300 chilometri in strade di montagna e per arrivare a 3000 metri. In una delle montagne più famose e rinomate.
IN ASIA.
Svegliarsi alle 4 meno 10 del mattino, prendere un trenino e andare a vedere.
L'ALBA.
Poi perdere il treno del ritorno.
Due ore di camminata fino al primo paese.
In mezzo alla primavera.

E lui non si è nemmeno alzato.

Northern Coast, 9 Aprile 2008
Flash da drama. Video. WHATEVER.
Mi sono fermata ad inchidata-da-lascio-metà-del-copertone-sull'asfalto praticamente per tutto il giorno.
Dove Ken ha fatto il video di "Doesn't Matter".
("Papà, guarda che strane quelle case tonde... FERMIAMOCI!" *inchioda*).
Dove i FLH hanno fatto alcune foto del photobook.
("Papà, che strane quelle costruzioni bianche che ricordano la Grecia... FERMIAMOCI! *inchioda*).
Dove hanno girato l'ultima puntata di Sweet Relationship.
("Papà, che localino simpatico... FERMIAMOCI a bere qualcosa!" *inchioda*).
La marmellata emotiva rimane fissa.
Sta lì.
Come qualcosa di digerito male.
Non è positiva né negativa.
Esiste.
Come l'uovo sodo.
Green Bay, 4 Aprile 2008
Hot springs.
Piscina privata della camera.
Venticello fresco fuori (la finestra panoramica, con vista sulla montagna, è socchiusa).
Acqua calda che sgorga naturale a 45°C e non puzza neanche.
Se nella camera a fianco, invece di mio padre, ci fosse un bono del dio di quelli che qui a bonazzilandia crescono spontanei sugli alberi, potrei pensare di non volere più niente dalla vita.
Stelline in cielo e grilli che cantano come bonus.
Taipei, 10 Aprile 2008
Ancora Taipei e ancora cibo delizioso e tanti soldi che volano via dal mio portafogli.
Pollo fritto croccante e speziato. E té con latte e tapioca.
Drama in quantità, tanti CD e negozi su negozi in questo paese della puttanata kawaii.
Inutili ma pucciosissime scatoline, fogliettini, quadernini, matitine e tutti gli altri diminutivi che vi vengono in mente.
Per me, delle supermegafighe cuffie nuove per il mio ipod, dei cd masterizzabili con sopra Hello Kitty e gli strass della swarovski sul mio traduttore elettronico.
Per chi è rimasto a casa, una montagna di regali.
Tanto che sto seriamente pensando di portare tutto questo via con me e spedirmi a casa i vestiti sporchi.
Che, uscendo dalla scatola, tra un mese, mi saluteranno andandosi a mettere ordinatamente in lavatrice.
Taipei, 11 Aprile 2008
Stamattina sono andata al tempio a pregare il Matchmaker.
In sei mesi dovrei, secondo tradizione, trovare la mia anima gemella.
In effetti lì a pregare c'erano dei boni astrali e pure qualche liceale in età da Elly.
Ad essere una donna di VERA INIZIATIVA, c'era da prendere la palla al balzo e intercettarne qualcuno all'uscita, mollandogli direttamente il proprio numero di telefono.
Taipei, 11 Aprile 2008
Studentesse liceali uscite dalle attività di educazione fisica pomeridiane che passano a farsi un frullato.
Manager appena fuori dall'ufficio che addentano con gusto uno spiedino al pollo.
Giovani impiegate che raggiungono qui il fidanzato per una cena a base di tofu piccante.
Universitari che si rilassano per qualche ora nella sezione dei giochi elettronici.
Questo è Shilin.
(E mo' il frullato me lo faccio pure io).
Taipei, 12 Aprile 2008
Adesso ditemi.
Come si fa a non innamorarsi ogni due metri?
Infatti. Si FA.
Ma solo perché la quantità di boni è disarmante.
Quasi frustrante, a volte.
Lo struscio a Ximen è tipo una delle cose per le quali vale la pena vivere.
E poi la cura dei vestiti.
E DEI CAPELLI.
Cazzo, i capelli che c'hanno questi.
Dal commesso della mediaworld all'omino promo dei ristoranti, passando per quello che pubblicizza le nuove tariffe bancarie per i conti gggggiovani: tutti appena usciti dallo stylist delle dive.
LA FINE DEL MONDO.
Taipei, 13 Aprile 2008
Unghie messe. Borse impacchettate. Pancia pienissima.
(Sai che novità).
E adesso cercherò di non piangere.
Cercherò.
Ho detto, cercherò.
Amsterdam, 14 Aprile 2008
Campionessa mondiale.
All'ennesimo controllo alla ti guardo anche le tonsille, non sia mai che tu possa nascondere un kalashnikov, dell'aeroporto di Amsterdam, l'innocente addetto alla sicurezza mi vede con il mio sacchettino di poster in mano. Mi chiede, por nanìn, se, visto che vengo da Taipei, "ho qualche cd o dvd da dichiarare".
La Pappu, con sorriso candido, sorpreso e con una lieve nota di disappunto risponde "ma ASSOLUTAMENTE no!".
.
.
22 chili.
Nello zaino.
TUTTI-di-dvd.
Amsterdam, 14 Aprile 2008
Più o meno restare, come si dice, senza parole.
Senza sapere più nulla.
Come quando sono partita.
Non so come faccia la Querida ad andarsene via ogni volta.
IO SO solo che da domani ho una missione.
Tornare a Taiwan.
E farlo in fretta.
E se anche non ci fossero stati gli effezì a dirmelo, io l'avrei creduto vero uguale.
TOUCH YOUR HEART.
Il mio l'ha toccato.
Come quelli che si innamorano della Cina o hanno il mal d'Africa.
Ecco.
Io dopo avere guidato per 2200 km e averne fatti 9700 in linea d'aria, sorvolando il mondo per 25 ore.
Lo dico.
I WISH TO SEE YOU AGAIN.
E questo è tutto.

O è solo l'inizio.

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Sunday, 8 June 2008 @ 10:34 - link - 0 comments