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Attenzione: attraversamento sottomarino domenica, 24 luglio 2005 @ 02:10

Milano, 14 agosto 2005 - ore 2.45

Sabato sera. Tecnicamente domenica mattina. Torni sfatto nel trilocale di via Olona, che occupi ormai da 4 anni con i tuoi amici di sempre. Sono quasi le 3 ed è stato un gran sabato sera. I tuoi amici fighetti sono quasi partiti tutti, ma lo zoccolo etilico della facoltà di filosofia della Cattolica è rimasto a Milano al gran completo. Diciamocelo: stasera ti sei spaccato. Dopo il settimo, hai perso il conto dei gin lemon.

Hai voglia di fumare, quindi esci sul balcone, visto il divieto tassativo dei coinquilini di fumare nell'appartamento.

E lo vedi.

UN SOTTOMARINO.

Sta passando. UN SOTTOMARINO. Davanti. Al. Tuo. Balcone.

Senza fretta, ma con fare deciso spegni la sigaretta contro la ringhiera. Rientri, chiudendo la porta a vetri dietro le tue spalle.

Respiri.

No. Non berrai mai più così tanto.

Milano, approda il sottomarino Toti

La navigazione è stata difficile e irta di difficoltà di ogni sorta, ma ormai è tutto risolto: il sottomarino Enrico Toti, dopo trent’anni di servizio nel periodo della Guerra Fredda e quattro anni trascorsi nel porto canale di Cremona, è ormai pronto per buttare l’ancora al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Sono stati superati infatti gli inconvenienti che avevano impedito il trasporto su strada fino a Milano e scatta il conto alla rovescia che porterà la gloriosa nave fino al centro del capoluogo lombardo, dove arriverà nella notte tra sabato 13 e domenica 14 agosto.

Il Toti è lungo 46 metri, largo 4,75, con un’immersione di 4,3 metri: durante la sua vita operativa aveva un dislocamento in immersione pari a 593 tonnellate (in emersione 536): per poter essere trasportato su strada, è stato fatto “dimagrire” fino alle attuali 350 tonnellate di peso. Vista l’impossibilità di dividerla in parti separate, la nave è stata privata della vela (cioè della torretta) e dell’involucro ancorato nella parte inferiore del sottomarino, la cosiddetta barchetta, che contiene buona parte della zavorra necessaria a dare l’assetto al battello. Anche così, il trasporto di questo “bestione” è un’impresa titanica. Il sottomarino viene posato su due carrelli semoventi, ciascuno dei quali è lungo circa 23 metri e largo tre. Il peso di ogni carrello è ripartito su 15 assi.

L’eccezionalità di questo trasporto, che deve transitare sulle strade del centro di Milano, ha imposto la necessità di proteggere i principali manufatti sotterranei (tra cui in particolare i condotti della rete idrica, quelli del gas, i collettori fognari) e gli elementi e i servizi di superficie, soprattutto marciapiedi, aiuole, semafori, pali di illuminazione e segnaletica stradale, oltre allo spostamento delle linee aeree dei tram e dei filobus, che dovranno essere rimossi e poi risistemati al loro posto.

Il Toti sarà alloggiato negli spazi all’aperto del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci in prossimità dei padiglioni dei padiglioni Aeronautico e Ferroviario, nell’area prima occupata dagli aerei a reazione. Il pubblico potrà, a partire dal 7 dicembre 2005, visitare il battello, osservare gli strumenti di bordo, la plancia di comando, i motori e i tubi lanciasiluri. Le informazioni sul viaggio via terra del sottomarino e sulle opportunità di assistere al suo passaggio si trovano sul sito Internet del Museo all’indirizzo www.museoscienza.org.

(da TGcom.it)

 

 

Molte e alla rinfusa sabato, 23 luglio 2005 @ 16:08

Altro periodino dove devo concludere 700mila cose e ho pochissimo tempo per farle. E la pausa per bloggare idiozie è la prima a venire sensibilmente ridotta. Comunque.

Decisamente affetta da sindrome da geek, la mia vita non poteva proseguire in modo totalmente sereno senza un lettore mp3 con i retrocazzi a turbina. E così, con la vecchia scusa del "in fondo è un hard disk portatile da 4 Gb e mi serve per il lavoro" mi sono presa questo delizioso gingilletto della Sharp, copia carbone dell'ipod mini, ma senza essere un Apple, che poi, se ti si scassa un bulloncino, ti tocca a pagare 800 euro. E, per di più, con la rotellina dell'ipod mi sento deficiente (<-questa è la vera ragione :P) mentre il mio Sharp ha un normalissimo sistema su-giù-dx-sx.

Pace se non potrò farlo comodamente dormire in questo assolutamente indispensabile "rilassatore per ipod":

In compenso, alla ricerca di una custodietta per il mio bambino, ho trovato di tutto: dalla cotta di maglia al k-way in spugna, dal batuffolo peloso rosa al kimono. Tutto, rigorosamente, per ipod. A volte capisco che la gente è anche più malata di me. Oggi finirò a Chinatown a vedere se trovo qualcosa a meno di 5 euro... :P

Concludo con un po' di sano spam personale. Insieme ad altri due serissimi individui, che scrivere sanno davvero, ho aperto un blog che era un progetto vecchissimo e che continuavo a rimandare, anno dopo anno. E' così, finalmente, nato, il blog del Joy Luck Club. Fateci un giro, se vi capita. ^^

See ya.

 

Sugar lunedì, 11 luglio 2005 @ 03:04

Cosa ci volete fare? Mi è partito un trip.

"This feels like the place between what is and might have been
So I guess this is where we both find out
If this was meant to be
And I’ll tell myself, I don’t need you
I’ll tell myself enough to get me through
But I’ll finally show you how I should have been being with you every day
If you can take a little more"

 

Tanabata 05 giovedì, 07 luglio 2005 @ 21:40

Sì, sì. Sono uno scandalo. mz mi aveva pure telefonato *martedì* per ricordarmi di comprare il bamboo. Che poi mi lamento che l'ulivo non funziona. Ma ho avuto tremila cose per la mente negli utlimi giorni e così non sono riuscita a procurarmelo. mz, dici che la soluzione adottata può essere presa in considerazione?

ささのは さらさら のきばに ゆれる
おほしさま きらきら きん ぎん すなご

ごしきの たんざく わたしが かいた
おほしさま きらきら そらから みてる 

 

Ok. Ci rinuncio martedì, 05 luglio 2005 @ 01:14

Sapete dannazione quanti film ci sono da Blockbuster? Ecco. Stasera ho preso Electra.

Almeno vinco qualche cosa?

 

Non ci posso credere lunedì, 04 luglio 2005 @ 06:10

Se vi siete persi l'altro post, leggete prima quello. Potrete farvi delle grasse risate alle mie spalle con molto più gusto.

Pappu dice: <<stasera vado sul sicuro e noleggio Che pasticcio Bridget Jones>>...

Non ci posso credere.

 

Re Mida della Frociarolità sabato, 02 luglio 2005 @ 02:49

Per chi di voi non mi conosce, questo post sarà forse poco chiaro e quindi me ne scuso. Anche perchè, come dico spesso, non è dei fatti miei che voglio parlare qui. Però, come dicevo l'altro giorno, ci sono dei segnali che la vita ci manda e dai quali non possiamo, nostro malgrado, scappare. Ed è su questo che vorrei riflettere.

Mi sento ripetere da molti anni che tutto quello che tocco "diventa omosessuale". Come se fossi re Mida, ma, diciamo, con potenzialità diverse. Io sorrido e svicolo. E così sono passata sopra al fatto che quasi tutti i miei ex amanti si siano, prima o poi, fatti un uomo, che tutti i miei idoli da ragazzina sfilino ogni anno al gay pride o si dichiarino, durante clamorose conferenze stampa, innamorati del loro migliore amico e che quando accendo la televisione (cosa che capita più o meno ogni due mesi) ci sia pronto e scattante Cecchi Paone che mi dica a gran voce che "Giulio Cesare era sessualmente passivo". Ora.

A volte mi partono fissazioni patologiche per persone che non conosco. E una di queste è stata per Liam Neeson. Per chi ha la sfiga di conoscermi di persona, appare lampante come questo attore si discosti completamente dalla categoria uomini Pappu, risaputamente pali dai fisichetti rachitici, dal volto androgino e il nasino francese. Liam Neeson è quasi alto due metri, ha un naso che fa provincia e pesa 90 fottuti chili. Lasciando perdere la schiera inenarrabile di donne che si è scopato in vita sua, è un attore che, pensavo, non si sarebbe mai e poi mai potuto ingaggiare se non per il ruolo di inguaribile sciupafèmmene.

Per questa mia insensata passione per il Liam, in vita mia mi sono beccata i peggio film. Perchè sì: Pappu ha visto tutti i suoi film.  Anche quelli che lui si è rifiutato di riguardare o che non ha visto mai neanche la sua mamma. Al lunghissimo elenco mi mancava Kinsey. Così, oggi, ho preso la mia macchinina, sono andata da Blockbuster e l'ho noleggiato, senza sapere nient'altro se non che fosse la storia di uno studioso.

Ci sono centinaia di attori famosi che non hanno mai e poi mai, nel corso della loro carriera, fatto una scena anche lontanamente ambigua. Se poi diciamo proprio una scena omosessuale, la percentuale aumenta notevolmente. Ecco.

Adesso ditemi questo. Perchè ad un certo punto della mia serata, era necessario che io cominciassi ad inveire pesantemente contro la televisione dopo avere cercato di strozzarmi con l'acqua e lampone che stavo bevendo?

Così mi sono messa a leggiucchiare su come diavolo fosse venuto in mente a questo genio del casting di utilizzare Liam in un ruolo che non fosse 100% etero. E mi sono trovata a fare i conti con questa interessantissima news riguardo al suo prossimo film, diretto da Steven Spielberg:

Spielberg's picture will be based on a biography by Doris Kearns Goodwin. However, Neeson stresses that he will be reading as widely as he can, immersing himself in everything to do with the Republican party icon. One recent work that he might care to investigate is titled The Intimate World of Abraham Lincoln. Its big revelation is that the president was actually homosexual - that he shared a bed with his bodyguard and enjoyed a long-standing affair with a "youthful friend". [...] Play Lincoln as gay, I tell him. Just for the fun of it. "Oh yes," says Neeson. "I can just imagine what the moral majority would make of that."

Olé. Dio ride. Non sempre con me.